Avevo alcune domande spinose riguardo al self-publishing e a come StreetLib sta reagendo agli ultimi avvenimenti. Ho quindi fatto quattro chiacchiere con Giovanna Russo, Customer Relations Manager di StreetLib Italia. Vediamo un po’ cosa ho scoperto…


1. Con il lockdown molti lettori hanno scoperto la comodità degli ebook. Puoi darci un po’ di numeri per farci un’idea degli effetti che la pandemia ha avuto sul mercato editoriale italiano? 



Il lockdown è stato un periodo veramente duro per tutti i settori produttivi, editoria compresa. Naturalmente però, mentre la distribuzione cartacea ha gravemente sofferto dello stallo causato dal blocco generale della filiera, diverso è stato l’andamento del mercato ebook che è cresciuto sia dal punto di vista della produzione che dal punto di vista dei consumi. Se da un lato i lettori hanno scoperto la comodità della lettura digitale per impiegare il gran tempo libero, dall’altro lato gli editori vi hanno puntato: per molti di loro è stata la chiave di volta per evitare il blocco delle nuove uscite o addirittura per affacciarsi su un mercato per loro nuovo. I dati di settembre di AIE ci parlano di crescita produttiva +13% anno su anno nel mese di settembre.



2. Com’è la situazione attuale del self-publishing italiano? 


È un settore in crescita che sta acquisendo sempre di più cosapevolezza: la maggior parte degli autori ha imparato a muoversi in maniera professionale, con molta attenzione al prodotto e anche al marketing. Negli ultimi anni ho visto il self-publisher italiano maturare molto e ottenere di conseguenza risultati sempre migliori. Possiamo crescere ancora, non c’è dubbio, ma siamo sulla strada giusta.


3. Il programma di Kindle Unlimited per alcuni autori può rappresentare anche il 50% degli introiti mensili. Cosa offre di diverso la distribuzione estesa? 



La distribuzione estesa offre la possibilità di migliorare il proprio posizionamento e acquisire visibilità online e soprattutto non limita il mercato ai soli lettori che posseggono in Kindle. È difficile fare previsioni certe in termini di risultati, quello che è certo è che si possono ottenere ottime soddisfazioni (e guadagni) anche senza Kindle Unlimited e la distribuzione in modalità Select. Ricordiamoci che oltre Amazon ci sono canali importanti come Kobo o Google Play. 


4. Una novità di StreetLib è la possibilità di pubblicare audiolibri. Puoi spiegarci meglio come funziona e com’è lo stato attuale del mercato degli audiolibri in Italia? 



L’utente StreetLib può utilizzare la nostra piattaforma per accedere alla distribuzione audiobook su diverse librerie e app, italiane e internazionali. La procedura di upload e la pubblicazione sono gratuite, StreetLib trattiene esclusivamente una commissione sul payout della libreria. Cerchiamo di curare il nostro catalogo audiobook al meglio possibile, per questo tutti gli audiobook prima di essere pubblicati vengono sottoposti a un passaggio di content review; mettiamo ovviamente a disposizione dell’utente le linee guida fondamentali per superare la review e per chi vuole, offriamo anche un servizio di produzione professionale (facoltativo). In Italia il mercato (audiobook ma anche podcast) è in forte crescita sia dal punto di vista della produzione che del consumo, tendenza assolutamente amplificata dal lockdown ma che non si è arrestata nei mesi di riapertura. StreetLib punta molto su questo asset di mercato e il nostro obiettivo è coinvolgere sempre più autori/editori e canali di distribuzione. 


5. Quali servizi esclusivi offre la vostra piattaforma per noi autori indie? 



StreetLib si rivolge a un duplice target: editori e autori indipendenti, offrendo il servizio di pubblicazione e distribuzione globale ma anche tutta una serie di servizi complementari utili al publishing journey


  • StreetLib Write, la app per produrre ebook e impaginare i libri cartacei a partire dal libro in formato docx.
  • StreetLib Ready, l’ecommerce dedicato ai servizi editoriali (editing e correzione di bozze, produzione audiobook, creazione copertina creativa, impaginazione, ecc.)

6. Puoi spiegarci la differenza tra il vostro servizio di distribuzione e il servizio StreetLib Write?



Ciò che differenzia StreetLib Write dalla piattaforma di distribuzione è il suo scopo: si tratta di una app online che può essere utilizzata per la produzione di ebook (ePub2, ePub3 FXL, mobi, KF8) ed edizioni cartacee. Tutto ciò che l’utente deve fare è importare il suo libro in formato .docx (oppure .odt), selezionare il tema grafico e le impostazioni necessarie per poi fare il download del suo prodotto pronto per la pubblicazione. Lo strumento consente anche di impaginare le copertine sia ebook che cartacee (quindi complete di dorso e quarta). 


 7. Quanto è importante la cura dei metadati del nostro ebook? 


È fondamentale. Un ebook ben curato dal punto di vista dei metadati viene meglio catalogato e indicizzato dalla libreria, di conseguenza emerge meglio e in maniera appropriata rispetto ai risultati di ricerca del lettore. Le giuste keywords e una sinossi completa e accattivante abbinate a una bella copertina, sono il punto di partenza ideale per farsi notare (positivamente) dal lettore. 



8. Io ho iniziato il mio viaggio nel self-publishing con PubMe. Di recente so che è stato acquisito da voi. Negli ultimi tempi pare avere avviato alcuni progetti in proprio. Qual è la situazione attuale di PubMe? 


Non abbiamo acquisito PubMe, StreetLib ha acquisito una parte dei contenuti/utenti pubblicati in precedenza da PubMe come servizio di self-publishing. Di recente infatti, PubMe ha cambiato la propria configurazione passando da piattaforma  per l’autopubblicazione a casa editrice. 



9. Come prevedi si evolverà il mercato editoriale da qui a dieci anni alla luce degli trend recenti e dell’esplosione dell’intelligenza artificiale? 



Sicuramente l’intelligenza artificiale è destinata a impattare notevolmente sulle dinamiche del mercato editoriale, come del resto in molti altri settori. L’analisi dei dati di acquisto, le informazioni sul comportamento dell’utente saranno sempre più importanti per le scelte editoriali e gli investimenti di marketing di autori ed editori. L’AI influirà probabilmente sempre di più anche sull’indicizzazione stessa dei libri sui motori di ricerca, a partire ad esempio dall’analisi dei contenuti testuali – già possibile grazie a strumenti come Google Books. Dal punto di vista della piattaforma di distribuzione credo che in un tempo non molto futuro saremo in grado di stabilire dei criteri di qualità dei contenuti pubblicati (dal punto di vista di tag e metatag soprattutto) e fornire uno strumento di analisi automatica utile all’utente a migliorare le proprie pubblicazioni.



10. Ci sono dei progetti che avete in mente di introdurre in Italia a breve di cui puoi parlarci in anteprima? 


Certo, con piacere. A cavallo tra questa fine anno e il primo trimestre 2021 intendiamo proporre un paio di nuovi servizi di cui uno funzionale alle attività di marketing dell’autore, l’altro alla gestione migliorata delle royalties. Per ora non dico altro però 🙂


11. Ultima domanda. Molti autori indie pubblicano il loro ebook e poi si lamentano delle vendite. Che consigli puoi darci a tal proposito? 



Spesso e volentieri dietro alla mancanza di vendite c’è un progetto editoriale che seppur sia valido fa fatica a emergere nei cataloghi online. Come fare? Ovviamente ciascun libro ha una storia a sé, tuttavia c’è qualche consiglio generale che sento di poter dare. Come prima cosa cerchiamo di capire se il nostro libro può essere migliorato dal punto di vista del contenuto, rivolgendoci a un bravo editor (ovviamente se non lo abbiamo fatto) e a qualche beta-reader. Fatto questo passiamo alla forma, ossia la cover (è ben fatta, attira l’attenzione del mio target?) e ai metadati: dalla sinossi, alla categoria (è quella giusta?), alle parole chiave. Last but not least, il prezzo: è in linea con il trend attuale oppure è troppo alto? Ho già un seguito che conosce il mio valore ed è disposto a spendere una certa cifra per i miei contenuti oppure sono un autore esordiente? Tutte queste domande sono molto importanti per indirizzare l’autore verso i punti deboli del suo progetto. 


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